APRI: Attività per il rafforzamento e diffusione del Programma Integrato per la presa in carico e il trattamento di uomini maltrattanti

C.I.P.M. - Centro Italiano per la Promozione della Mediazione
2018-2020
"Il progetto ""APRI: Attività per il rafforzamento e diffusione del Programma Integrato per la presa in carico e il trattamento di uomini maltrattanti"" è un intervento finanziato dal Dipartimento per le Pari Opportunità nell'ambito dell'""Avviso pubblico per il finanziamento di progetti volti alla prevenzione e contrasto alla violenza alle donne anche in attuazione della convenzione di istanbul”. Il progetto, della durata di 18 mensilità, è promosso dal C.I.P.M. (Centro Italiano per la Promozione della Mediazione) e si propone di sperimentare un modello trattamentale criminologico integrato nei confronti di autori di condotte violente in ambito domestico. Tale modello ha l'obiettivo di incoraggiare e adottare comportamenti non violenti nelle relazioni personali, al fine di prevenire la commissione di reati intrafamigliari e la recidiva degli stessi. Il progetto prevede dunque la costituzione di gruppi trattamentali presso le sedi territoriali dei C.I.P.M. Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Sardegna e presso gli Istituti di pena presenti in tali territori che hanno rilevato il bisogno e manifestato l’interesse al progetto (Milano, Piacenza, Prato, Roma-Rebibbia, Cagliari). Il supporot fornito dall'Istituto italiano di Valutazione sarà orientato a valutare l’efficacia del programma sperimentato nei cinque territori. Sul piano metodologico, la valutazione sarà attuata mediante un approccio di tipo multidimensionale in grado di coinvolgere, con strumenti differenziati, i portatori di interesse coinvolti nell’intervento. Nello specifico, le attività di valutazione coinvolgeranno primariamente gli operatori del CIPM, al fine di comprendere e approfondire i tratti di funzionamento dell'approccio sperimentato, le differenze rispetto ad altre modalità di intervento e le linee di indirizzo per un suo affinamento, e gli utenti del percorso, con l'intento di mettere in luce i cambiamenti generati in termini di consapevolezza nei confronti dei comportamenti devianti, i cambiamenti nelle capacità di gestione della collera, il rapporto con i servizi e la capacità di immaginarsi alternative di vita possibili, in particolare in fase di uscita da percorsi detentivi. "